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Matteo
Guarnaccia, (Milano, 1954) artista visivo, performer, saggista, organizzatore
di eventi, è il rappresentante più significativo della
cultura psichedelica emersa tra gli anni '60 e '70 in Italia, in contemporanea
con il clima internazionale. Studioso di arti visionarie e culture tribali,
ha iniziato a farsi conoscere con il multiplo d'arte nomade Insekten
Sekte prodotto tra Goa e Amsterdam (1969-1975). Pittore, art director,
performer, saggista, organizzatore di eventi e workshop. Collaboratore
della pagina culturale de Il Manifesto, è riconosciuto come uno
dei massimi esperti della cultura underground, un argomento che ha trattato
in diverse opere tra cui: Arte psichedelica & controcultura in Italia
(1988) , Beat & Mondo Beat (1996), Almanacco psichedelico (1996),
Provos (1997), Summer of love (1997), Paradiso psichedelico (1998),
Magical Mystery Book (1998), Underground Italiana (2000), Hippies (2002).
Nel corso degli anni ha saputo aggiornare continuamente questo tipo
di immaginario,
riallacciando le fila sotterranee di una ricerca mistica-evoluzionista
che non si è mai interrotta. La sua opera è un intreccio
di echi provenienti simultaneamente da culture arcaiche, moderne tecniche
di analisi psichica, ricerche scientifiche sull'attività della
mente, il tutto opportunamente miscelato darobustedosi di ironia. Ha
saputo fondere con abilità in un unico segno diverse tradizioni
culturali con uno stile che rimane a tutt'oggi estremamente elastico
e magicamente visionario, capace di espandersi con incredibile rutilanza
(dalle copertine di dischi alle impaginazioni editoriali, ma anche anche
dalle sue tele), così come di fissarsi in quelle deliziose ed
incisive icone (così aperte ma stabili, insieme fresche e sicure)
che rappresentano la sua produzione come illustratore. Le sue opere
sono state esposte in Italia, Stati Uniti, Giappone, Olanda, Germania,
Spagna, Svizzera, sia in luoghi istituzionali (come la Triennale di
Milano) che in ambienti creativi anomali (rave e oasi naturali).
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